Movimento Infinito is the composition which I was busy with during February, March, April and May of 2003. It my state of mind during the days of the war in Iraq. The wait and the hope before, the dismay, the anger and the pain after, kept the rhythm of my work during those month. In those days, in those hours, often interrupted by long international radio listening, I had on my desk Four Quartets by T.S.Eliot. Coming back on some pages of the section called East Coker, I could reflect once more in a different way. So I tried to interpret once again those apocalyptic verses, to give a sense to a nonsense reality; which was the sense of writing this music while another unjustified war was going to begin? Why to continue being artists, musicians, poets?My work would have been justifiable only in the case in which I would represent this absurd human condition, this extreme and infinite luck of control on what we do, this unjustified conviction in some idea of human progress.T.S.Eliot’s poetry was helping me once again. The infinite and inexorable cycle of the universe evoked in East Coker is made of constructions, destructions and re-constructions realized by Nature and by Mankind as an integral part of it. My composition is a tight line over an arc of eighteen minutes. This duration is divided in four different and consecutive sections: an infinite movement.



Movimento Infinito è la composizione alla quale ho lavorato durante il febbraio, marzo, aprile e maggio del 2003. Risente dello stato d'animo provocatomi dalla guerra in Irak. L'attesa e la speranza prima, lo sgomento, la rabbia ed il dolore poi, hanno scandito il mio lavoro di quelle giornate incancellabili. In quei giorni, in quelle ore, interrotte da lunghi ascolti radiofonici internazionali,  avevo , come sempre, sul tavolo da lavoro Four Quartets di T.S.Eliot. La rilettura della sezione intitolata East Coker mi fece riflettere in modo ancora diverso. Cercai allora di interpretare ancora una volta quei versi apocalittici, di dare un senso ad una realtà che mi pareva non ne avesse. Che senso aveva infatti scrivere questa musica mentre un'altra ingiustificabile guerra stava incominciando? Perchè continuare ad essere artisti, musicisti, poeti? Il mio lavoro sarebbe stato giustificabile solo nel caso in cui avessi cercato di rappresentare questa assurda condizione dell'uomo, questa estrema ed interminabile mancanza di controllo sul proprio operato, questa ingiustificata convinzione in una qualche idea di progresso.  La poesia di Eliot mi aiutava ancora una volta in questo senso.
Il ciclo infinito ed inesorabile dell'universo evocato dal testo di East Coker è fatto di costruzioni, distruzioni e ricostruzioni che si verificano ad opera della Natura e dell'Uomo come parte integrante di essa. La mia composizione si tende su un arco senza interruzione di diciotto minuti circa. Questa durata è scandita da quattro situazioni diverse e consecutive: un movimento infinito.